Resoconto da Cracovia - il racconto di Pino Masciari


Pino racconta al volo al telefono le emozioni di questa giornata: il giorno della memoria nei luoghi dello sterminio nazista è pieno di

emozioni contrastanti e ricordare la follia che l'umanità riesce a concepire e permettere rende profonda la riflessione. Ecco le sue parole:

Appena sceso dall'aereo è comiciata l'emozione. Fino a due anni fa ero relegato, deportato, minacciato di uscire dal programma di protezione. Nella passata legislatura è stata una mattanza per i testimoni di giustizia. Essere autorizzato dal Governo Italiano a

partecipare a un evento pubblico di questa portata con tantissimi ragazzi e autorità italiane e non, è stato un segnale importantissimo perchè dopo anni mi sono sentito seguito e tutelato dallo Stato.

La conferma l'ho avuto scendendo dall'aereo e venendo accolto da un servizio di sicurezza allestito su indicazione del Servizio Centrale Italiano ineccepibile: auto blindata da Capo di Stato e vetture al seguito, attente a fare copertura e bonifica delle aree circostanti. Sempre al mio fianco per quanto discretissimi per tutto il mio soggiorno.

Ero in Polonia e mi sentivo rappresentare l'Italia della Legalità e della Costituzione. Quell' Italia che vedo alla fine di ogni mio incontro nell'entusiasmo e nello sdegno delle persone che mi ascoltano e mi avvicinano per chiedere "cosa posso fare?".

Così mi sono sentito orgoglioso, finalmente, di essere italiano.

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