"DELIRIO SUL LATTE CRUDO"


Allo spettacolo di Beppe Grillo del 18 novembre è intervenuto anche il giornalista Matteo Incerti per denunciare il conflitto di interessi che riguarda il latte crudo alla spina



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Latte crudo: elenco e mappa dei distributori automatici in Italia.

Che cos'è il latte crudo
Si definisce "latte crudo" il latte allo stato naturale, così com'è prodotto dalla mucca, prima ancora che essa venga pastorizzato e impacchettato.

È latte che non ha subito trattamenti termici: intero e genuino, saporito, cremoso, vivo, con tante vitamine.

4 commenti:

  1. perchè non chiedere ai bambini che per il latte non bollito saranno costretti alla dialisi per tutta la vita?
    CHI LI SPONSORIZZERà, IL SIG. gRILLO?

    N.-B.Raccomandare di bollire il latte crudo prima di berlo non vuol dire essere socio di maggioranza di una multinazionale, ma solo aver letto che per l'analisi di rischio alimentare è l'unico modo praticabile per evitare infezioni da Coli ed altri patogeni.
    Se Grillo ci tiene ai suoi fedeli dovrebbe publicizzare tale procedura, altrimentipotrebbe farci sospettare di avere una qualche partecipazione con le aziende che commerciano in apparecchiature per dialisi !!

    Brava Sottosegretario!

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  2. E’ fuori di dubbio che nel latte crudo vi siano potenziali di rischio. Per i medici veterinari di medicina pubblica dell’AIVEMP ( Associazione Italiana Veterinari di Medicina Pubblica federata ANMVI) la vendita diretta di latte crudo, dal produttore al consumatore, richiede molta prudenza dal punto di vista sanitario. “Bene fa il Ministero della salute dichiara il Presidente Bartolomeo Griglio- a tenere un atteggiamento di cautela verso una iniziativa che nasce con legittimi presupposti economico-produttivi, ma che va tenuta sotto stretto controllo”.
    “La distribuzione di latte non pastorizzato non è infatti indicata per tutti i consumatori- spiega Griglio- la letteratura scientifica ha dimostrato che esiste una correlazione, ad esempio tra la presenza di agenti patogeni nel latte e le condizioni sanitarie di persone già interessate da patologie o in soggetti più esposti ad infezioni quali i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani. La distribuzione di questo alimento non può quindi essere incoraggiata indiscriminatamente, men che meno in sedi dove la somministrazione può risultare difficilmente controllabile (ad esempio nelle scuole). E’ pertanto necessario raggiungere il consumatore con le dovute avvertenze. Ma questo non basta ancora”.
    Anche i veterinari pubblici fanno parte del complotto contro il latte crudo?

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  3. L' attacco al latte crudo non è per nulla convincente
    fatevi un giro sul sito dell’osservatorio
    si continua a dare per scontato il sierotipo o157 quando possono essere almeno altri 3 e non è giusto dire che provengano dal latte crudo
    carne macinata, latticini crudi, ma nell’epidemia del 2005 in campania (in cui un caso fu fatale) si andò a esaminare la falda, la sabbia, i latticini, la carne, il latte e non si trovarono batteri. un mese dopo si presentarono 3 nuovi casi: il sierotipo o26.
    nell’epidemia del 1992 il sierotipo era o111.
    io farei un giro nelle mense (asilo, scuola ecc) prima di creare un nuovo tormento stile aviaria. se vogliono colpire i produttori con filiera corta ricordiamoci che fanno
    1 un favore alla grande distribuzione (che ci vende un non-latte super-micro-filtrato di cui NON SAPPIAMO UN BEL NULLA se nn che è pastorizzato e sbiancato)
    2 un danno a noi che torniamo a consumare un latte di carta… magari perchè no… quello della nestlè che è riuscita a farsi riconoscere anche con lo scandalo mellanina

    senza dimenticare che la compagna contro il latte va avanti da anni e tutti bevono latte scaldato (bollito fa ridere… 65° avviene la pastorizzazione), compreso quella della grande produzione e distribuzione che negli ultimi anni ha collezionato solo figuracce (ultimo lo scandalo inchiostro)
    lastrega http://www.medicinalive.com/scienza-dellalimentazione/alimentazione-e-prevenzione/latte-crudo-stop-vendite/#acommentlist

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  4. Nuove norme sul latte crudo: andrà venduto per essere consumato solo se bollito

    Le macchine erogatrici di latte crudo dovranno riportare in rosso la indicazione "prodotto da consumarsi solo dopo bollitura"; la data di scadenza del latte crudo non può superare i tre giorni dalla messa a disposizione del consumatore; non potrà essere distribuito latte crudo in bicchieri o altri contenitori per il consumo immediato; in caso di cessione diretta del latte crudo dal produttore al consumatore, quest'ultimo dovrà essere adeguatamente informato della necessità di bollire il prodotto; è vietata la somministrazione di latte crudo nell'ambito della ristorazione collettiva, comprese le mense scolastiche. Sono questi i principali contenuti dell'ordinanza firmata dal sottosegretario al Welfare Francesca Martini, Le misure sono state messe a punto di concerto con il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. Il sottosegretario ha annunciato che a breve sono previsti incontri con le associazioni allevatori, "perche' credo - ha sp iegato - che l'autoregolamentazione e l'etica della comunicazione debbano partire con il coinvolgimento delle parti interessate". L'ordinanza, che entrerà in vigore alla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, rende obbligatorio, nelle more dell'emanazione dei provvedimenti regionali attuativi, il rispetto delle disposizioni contenute nell'intesa stato-regioni del 25 gennaio 2007. I distributori di latte, previo la precauzione della bollitura - ha proseguito Martini - danno la sicurezza di consumare un prodotto sano e legato al territorio, a fronte della circolazione nel paese di 10 milioni di tonnellate di latte straniero, dovuta al "pessimo regime delle quote latte". le iniziative di filiera corta sono importanti - ha concluso Martini - ma non deve esserci un "affievolimento della sicurezza dei cittadini". (Agra press)

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