Scarronzoni il mitico 8



Con il nome di Scarronzoni furono chiamati gli atleti della società remiera dell'Unione Canottieri Livornesi che composero gli equipaggi di canottaggio nella specialità dell'otto maschile ai Giochi olimpici di Los Angeles nel 1932 e di Berlino nel 1936. Nella storia degli Scarronzoni, durata venti anni (dal 1928 al 1948), sono passati 27 atleti che - oltre a due medaglie d'argento alle due edizioni delle Olimpiadi - hanno conquistato anche due titoli europei (1929 e 1937) e 12 titoli nazionali.




Dedicato a mio nonno Dino Barsotti "Scarronzone"

3 commenti:

  1. Grazie, sono Mauro Balleri nipote del Balleri, mi sono emozionato, non l'avevo mai visto

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  2. Grazie di cuore, mi emoziona ogni volta che lo rivedo...mitici!

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  3. mi chiamo martino albonetti, sono un insegnante in un ITI a faenza e ho avviato un progetto di digitalizzazione biografica di tutti gli atleti italiani che parteciparono a Berlino 1936. Mi sono accorto con molta sorpresa che del magnifico equipaggio livornese che vinse il secondo argento consecutivo non esiste (on line) nessuna vera storia. Le loro vite sono quasi vite di fantasmi. Di alcuni di loro, è anche il caso di BARSOTTI Dino i siti ufficiali non conoscno nemmeno la data di morte (dopo una ricerca di tre ore penso di averla trovata: 12.06.1985). Vi chiedo pertanto se esiste una biografia di questi atleti (e se a questo proposito è utile la storia autobiografica di GROSSI Oreste, Canottaggio alla ribalta, che ricostruisce la storia dell'otto livornese) oppure archivi, biblioteche, memorie cui poter accedere. Ovunque si legge che caratteristica di questi vogatori era quella di essere dei lavoratori (mentre gli altri equipaggi erano formati da studenti universitari), ma non ho trovato né che lavoro facessero (forse facchini portuali?), né tantomeno se lo continuassero dopo la guerra. E a proposito di guerra, sarebbe utile anche saper come l'attraversarono, se furono coinvolti dalle sue spire, se dopo l'otto settembre alcuni di loro presero parte...ecc. ecc. Spero che il nipote di Barsotti possa almeno confermarmi la data di morte di Dino e fors'anche segnalami fonti e documenti (anche fotografici) utili alla ricerca. Grazie tante per l'attenzione (lascio anche mio indirizzo emai più frequentato: martinoalbonetti@tiscali.it)

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