ONOREVOLI LAVORATORI

Per il «Mese della sicurezza nei cantieri» ANCE ha realizzato un poster nazionale ... un poster …
Intanto, in cantiere arrivano le pattuglie a sirene spiegate, con armi in pugno e comunicano che è circondato, caso mai non ti fossi accorto, (spesso c’è pure l’elicottero!)
La scena non è diversa dall’assetto per rapina in banca, solo che non ci sono rapinatori, ma ONOREVOLI LAVORATORI.
La strategia, serve ad evitare la fuga di qualche muratore … in nero.
Così, inizia l’ispezione delle forze dell’ordine.
I problemi che rilevano di frequente riguardano ponteggi mal allestiti o incompleti, mancanza del cavo di messa a terra e di protezione negli scavi,
dipendenti irregolari, tesserini di riconoscimento, scorretta compilazione dei registri di cantiere, attrezzature ecc.
Basta poco per far scattare la sanzione prevista.
Gli importi di queste variano per numero e tipo di infrazione.
Gli stabili, i cantieri e le attrezzature (betoniere, muletti, gru ecc.) sono spesso posti sotto sequestro, impedendone l’utilizzo anche in altri siti.
E’ giusto! L’incolumità non si discute.

Però, il sequestro con sanzione, ha il brutto sapore dei posti di blocco della pol. municipale che, sempre in nome della nostra sicurezza, massacra di multe ogni cittadino di passaggio!
È inevitabile, l’obiettivo sembra fare cassa.
Per ovviare a questo “fraintendimento” sarebbe opportuno dissequestrare cantiere e attrezzi solo dopo la concretizzazione delle norme cantieristiche, e non dopo il pagamento della sanzione.
Infatti, questi imprenditori per poter sbloccare il cantiere e continuare a lavorare, in tempo zero, devono racimolare il denaro e pagare.
Si capisce bene, che 10 mila qui, 70mila là, in una settimana di blitz si hanno entrate sicure e strepitose.
Questi costi extra, saranno recuperati forse lesinando sui materiali, forse sugli stipendi e forse sul prezzo al mq del futuro immobile.
Di fatto vanno recuperati, nessuno lavora in perdita o per gloria.
Ai costi extra addizioniamo anche un potenziale “pizzo” di una qualsiasi organizzazione criminosa; capita!
Poi c’è la sanzioni per mancata consegna, dovuta a interruzioni lavorative e mancato capitale per l’acquisto di materiale edile.
A questo punto, escludendo altri eventuali, è meglio che l’imprenditore chiuda bottega.
In breve, questo “strano meccanismo” per la tutela del lavoratore edile, rischia seriamente di mettere in crisi imprese oneste e relativi POSTI DI LAVORO.

Forse, restando a casa, sono veramente al sicuro!

S. Barca

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